Il terreno, la roccia e l’acqua. C’è movimento? E’ garantita la sicurezza, e come si interviene per evitare danni?
Le fondazioni degli edifici in genere poggiano su terreno sciolto o roccia di variabile qualità e composizione e interagiscono spesso con la falda acquifera. La caratterizzazione di questi materiali naturali e l’interazione con la costruzione necessita di precise valutazioni e risulta fondamentale per la sicurezza e l’ottimizzazione dei costi.
I danni provocati da eventi naturali tipo crolli, frane e versanti instabili lungo le nostre strade e i pendii sono in costante aumento. Pericoli naturali spesso pregiudicano la sicurezza dei cittadini e la funzionalità di opere e infrastrutture dove vivono e lavorano. A tal proposito la protezione e la messa in sicurezza da pericoli idrogeologici dell’ambito dell’habitat urbanizzato alpino rappresenta una particolare sfida che necessita di approcci moderni di analisi, valutazione e pianificazione di appropriati e specifici interventi.
E’ nostro compito ridurre il rischio esistente e evitare, possibilmente, l’esposizione a nuovi prevedibili rischi, al fine di garantire protezione e sicurezza, fondamentali “bisogni“ dell’uomo in generale e dei nostri cittadini in particolare.